Oggi la nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare Marco Piccolo, giovane e promettente cuoco, molto attivo e seguito sui social, nonché concorrente dell’ultima edizione di MasterChef Italia, il cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW
Ciao Marco, grazie per aver accettato l’invito della nostra redazione. Ci parli un po’ di te? Quando hai capito che la cucina era il tuo “mondo”?
Intanto sono io che ringrazio voi per l’opportunità! Ad oggi vi racconto di un Marco che sta per la prima volta lavorando come cuoco e che quindi ha avuto conferma che la cucina è effettivamente il suo mondo perché, posso dirlo con tutta sincerità, tra cucinare e fare il cuoco, può sembrare strano, ma ci sono tante, tante, tante differenze! La mia passione nasce da quando ho iniziato la mia rinascita… infatti il cibo per me da nemico che era – perché come sapete pesavo oltre i 130 kg – è diventato mio compagno di vita.
Cosa significa per te cucinare? E quali sono secondo te le caratteristiche essenziali di un piatto di successo?
Cucinare per me significa esprimersi. Sicurezza in sé stessi ma allo stesso tempo mantenere l’umiltà… Questo serve per fare un piatto di successo e armonioso. La tecnica, la conoscenza sono importantissime per questo lavoro, ma secondo me ancora più fondamentale è il cuore che ci si mette nell’utilizzarle! Il paragone più pratico che mi viene in mente è quello con il calcio, che è un’altra mia grandissima passione: immaginate un calciatore, magari anche il più forte: se nei 90 minuti di partita non ci mette testa e cuore non giocherà mai al massimo delle sue capacità!
Sei stato tra i concorrenti di Masterchef Italia 10, Come hai affrontato questo percorso e come sei riuscito a trovare le giuste energie per competere in un format così seguito?
Ho affrontato MasterChef non giorno per giorno, ma secondo per secondo, senza pressarmi da solo… È stata la mia arma segreta secondo me. Affrontare un percorso del genere con serenità è importantissimo!
Lo dimostra anche e soprattutto la prima prova, nella quale magari un po’ emozionato, non sono riuscito a lavorare al massimo delle mie capacità, ma non mi sono fermato.
Una volta indossato il grembiule nero, anziché vederlo come un male, ho tirato fuori la forza per riprendermi il famigerato grembiule bianco… Guardiamo sempre il bicchiere mezzo pieno e impariamo sempre dai nostri errori.
Ti senti di ringraziare in particolare qualcuno che ti sta seguendo o appoggiando nel tuo percorso professionale? Cosa ti senti di consigliare ai ragazzi come te che magari hanno l’ambizione di intraprendere la tua stessa strada?
La persona più importante è una persona che non c’è più e che mi ha trasmesso sin da piccolo questa passione, mio papà!
Una donna, la persona ad ora più importante per me, mi ha spinto a partecipare ai casting, perché diceva che non credevo nelle mie capacità. Sincero, un po’ scettico inizialmente, ho fatto l’iscrizione a MasterChef… E ancora la ringrazio! Chiunque abbia una passione, qualunque essa sia, deve seguirla, amarla e non sottovalutarsi mai…MAI!
1 luglio 2021
Redazione DolciEccellenze